Linee guida esame abilitazione avvocato 2021
Novità sull’esame per l’iscrizione all’albo degli Avvocati che si svolgerà, a causa dell’emergenza sanitaria, con nuove modalità.
La Commissione Centrale del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia ha emanato delle Linee Giuda generali per la formulazione dei quesiti da porre nella prima prova orale con lo scopo di garantire omogeneità e coerenza dei criteri di esame scelti, in precedenza assicurati dalla concentrazione delle prove scritte su temi identici per tutti i candidati.
L’esame risulta articolato in due prove orali.
Sorteggio e date
• La Commissione ha provveduto al sorteggio e all’abbinamento nelle fasce A,B,C,D e E e ha già comunicato alle Corti d’Appello interessate affinché procedano a nominare – a loro volta – le sottocommissioni;
• Il sorteggio delle sottocommissioni e della lettera dell’alfabeto che determinerà l’ordine di svolgimento degli esami sarà completato entro il prossimo 25 aprile;
• Tutti i candidati, entro il 24 aprile, hanno l’obbligo di comunicare la scelta per le materie d’esame per la prima e la seconda prova orale;
• In seguito, verranno predisposti i calendari e le comunicazioni ai candidati (almeno 20 giorni prima) del luogo, data ed ora della prova.
Materie oggetto della prima prova
• Le materie della prima prova sono, a scelta, di diritto civile, penale o amministrativo;
• Sono escluse le fattispecie regolate da leggi speciali, le materie contenute nel libro V e VI (perché si sovrappongono agli approfondimenti specifici delle materie correlate che il candidato potrà scegliere per la seconda prova), diritto del lavoro, diritto commerciale e processuale civile;
• Per il diritto amministrativo si richiede la conoscenza dei principi fondamentali di diritto sostanziale e processuale contenuti nei seguenti atti normativi: legge n. 241/1990; DPR n. 380/2001; dlgs n. 42/2004; dlgs n. 152/2006; dlgs n. 104/2010; dlgs n. 33/2013; dlgs n. 50/2016.
La formulazione dei quesiti
Per quanto riguarda la formulazione dei casi e ferma restando l’autonomia della discrezionalità delle sottocommissioni le indicazioni operative sono le seguenti:
• i quesiti devono essere formulati al fine di valutare la preparazione dei candidati nell’applicare concretamente i rimedi di tutela;
• le sottocommissioni devono ispirarsi alle metodiche già adottate nel scegliere i casi da sottoporre ai quesiti degli anni passati, ai repertori e/o banche dati più recenti e significativi da cui attingere i casi giurisprudenziali di merito e di legittimità più rilevanti;
• rispettare il coordinamento delle scelte a livello distrettuale nella selezione delle fonti da cui attingere “con il contributo delle competenze ed esperienze specifiche disponibili per ciascuna materia”;
• l’organizzazione per la formulazione dei quesiti deve essere effettuata “sulla base dei fabbisogni per ciascuna materia risultanti dalla tempestiva conoscenza delle opzioni dei candidati” e si deve valutare “l’utilizzabilità e la funzionalità di annotazione su supporto informatico dalla quale possano attingersi, con attribuzione casuale, i contenuti delle buste da proporre alla scelta del candidato”;
• nella scelta dei casi si deve tener conto della “coerenza e adeguatezza con riguardo alla particolare brevità del tempo disponibile all’elaborazione.”
I criteri di valutazione
Quanto, infine, ai criteri di valutazione, la Commissione Centrale richiama espressamente quelli stabiliti nella legge professionale e in particolare:
• chiarezza, logicità e rigore metodologico nell’esposizione;
• dimostrazione della concreta capacità di soluzioni specifiche;
• dimostrazione della conoscenza degli istituti giuridici;
• capacità di cogliere profili di interdisciplinarietà;
• conoscenza delle tecniche di persuasione e argomentazione.
In concreto, il candidato sarà chiamato a dimostrare: l’efficacia dei collegamenti del caso proposto alla applicabile disciplina sostanziale e processuale; l’adeguatezza di inquadramento delle problematiche coinvolte; la capacità di individuazione delle soluzioni, anche alternative, e delle prospettabili criticità; la capacità di appropriata organizzazione degli argomenti; la correttezza e la capacità di sintesi dell’esposizione.