In data 14/01/2022 sono state pubblicate le graduatorie di merito per ciascun distretto di Corte di Appello e per la Corte di Cassazione dei primi 8.171 addetti all’ufficio per il processo, a conclusione del concorso indetto dal Ripam per il reclutamento di unità di personale non dirigenziale da inquadrare nel Ministero della Giustizia.
Sin dalla pubblicazione del Bando lo Studio Legale ha ravvisato diverse illegittimità nei criteri di attribuzione dei punteggi che si sono riscontrate nella pubblicazione della graduatoria (vedi link) .
In particolare:
OMESSA ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO ALLA LAUREA A CICLO UNICO VECCHIO ORDINAMENTO.
Stando a quanto previsto dall’art.6 c.2 lett.b del Bando, viene danneggiato chi ha conseguito la laurea in giurisprudenza a ciclo unico vecchio ordinamento perché la sua laurea, nonostante la conclusione del ciclo di studi, è considerata equivalente a coloro che hanno conseguito la triennale del nuovo ordinamento con l’attribuzione di soli 3 punti: ciò ha provocato un indebito vantaggio a coloro che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza con il nuovo ordinamento che si sono visti attribuire un totale di 5 punti (3 punti per la triennale e 2 punti per la specialistica).
ILLEGITTIMO RADDOPPIO DEL PUNTEGGIO PER I CANDIDATI CHE HANNO CONSEGUITO LA LAUREA ENTRO 7 ANNI DALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA.
L’art.6 c.2 lett.a del Bando ha previsto un criterio di valutazione illegittimo, ingiusto e discriminatorio perché attribuisce un punteggio più alto o più basso a seconda della data di conseguimento del titolo di studio (raddoppiato solo se conseguito nei 7 anni precedenti alla data di presentazione della domanda al concorso) e che non mira a selezionare i migliori candidati ma piuttosto quelli più giovani che hanno conseguito il titolo entro i 7 anni precedenti al Bando.
Per i medesimi profili di illegittimità riscontrati nel suddetto concorso lo Studio ha conseguito l’annullamento della precedente procedura selettiva indetta dalla Banca d’Italia (Tar del Lazio sentenza n.1727/2021).
CHI PUÒ PARTECIPARE E COSA SI OTTIENE?
Può partecipare chi non si è visto attribuire nel modo corretto i punteggi e cioè:
1) chi ha conseguito la laurea vecchio ordinamento e magistrale a ciclo unico in giurisprudenza e non ha ottenuto il riconoscimento dei 2 punti in più come dovuto;
2) chi ha conseguito la laurea oltre 7 anni dalla data di presentazione della domanda e non ha ottenuto il raddoppio del proprio punteggio;
CHI SI TROVA IN QUESTE CONDIZIONI PUO’ OTTENERE IL RICALCOLO DEL PROPRIO PUNTEGGIO IN GRADUATORIA.
IL TERMINE PER ADERIRE – COSTI E MODALITA’ DI ADESIONE
LE PRE-ADESIONI AL RICORSO SCADRANNO IL PROSSIMO 30/01/2022 .
Se intendi aderire al Ricorso Collettivo il costo è di € 200,00 – compila di seguito la tua pre-adesione gratuita online
Se intendi presentare un Ricorso Individuale il costo complessivo è di € 1.825,00 (compresi accessori di legge e del costo del CU) – compila di seguito la tua pre-adesione gratuita online;
NEL MODULO DI PRE – ADESIONE OCCORRE SPECIFICARE:
Per quale profilo di illegittimità vuoi aderire (1, 2 o entrambi); Il posizionamento in graduatoria; Il Distretto prescelto per il concorso (codice concorso);
Ti ricordiamo che la pre-adesione NON è impegnativa e NON comporta il pagamento della quota e lo diventerà solo al momento in cui verrà restituito allo Studio il modulo firmato .
NUMERO MINIMO DI ADESIONI PER IL RICORSO COLLETTIVO E PAGAMENTO
Il ricorso COLLETTIVO verrà presentato con un numero minimo ADESIONI CONFERMATE (invio del modulo firmato) di 10 partecipanti per distretto.
Il pagamento potrà essere effettuato al momento in cui lo Studio confermerà, alla scadenza del termine delle adesioni fissato al 10/02/2022, di poter procedere al ricorso collettivo. Chi provvederà subito al pagamento verrà prontamente rimborsato della quota laddove il ricorso non venisse proposto.
Hai dubbi? Richiedi un appuntamento online